A differenza dei campioni raccolti dalle missioni americane e russe degli anni Sessanta e Settanta, che risalivano a circa 3 miliardi di anni fa, questi dovrebbero avere non più di 1,3 miliardi di età e permetteranno dunque agli scienziati di ricostruire ulteriormente la “storia geologica” del nostro satellite.
Secondo quanto trapelato, Chang’e-5 impegnerà due giorni nella raccolta, dopodiché l’orbiter guiderà il modulo di ritorno verso la Terra, dove impatterà in un’area della Mongolia Interna, una regione autonoma nella parte settentrionale della Cina, dove solitamente rientrano le capsule con gli astronauti cinesi.
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